domenica 6 maggio 2007

Into me, out of me, Macro Future di Roma

Da ex mattatoio a Macro al Mattatoio a Marco future. E per inaugurazione una mostra internazionale con 120 artisti che interpretano il corpo nelle sue parti "più nascoste". Non è una mostra per tutti, ma al solito lo spazio è molto bello, dotato ora anche di libreria, il pubblico era eterogeneo e le opere ripercorrono i tabù della cultura occidentale. Alcune opere sono un pò fastidiose per i miei gusti, non tanto per il sangue quanto per l'idea di dolore che trasmettono. Altre sono datate e lente (la lentezza dei video sperimentali anni '60), ma mostrano il percorso fatto negli ultimi 30/40 anni in fatto di ricerca sul tema di sesso, violenza, cibo, riproduzione. Una ricerca che mi è sembrata più morbosa nel passato e più ironica nel presente. Non tutti ne hanno parlato bene, alcuni sostenendone l'inutilità.
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Into me, out of me, Macro Future, Roma, fino al 30 settembre

4 commenti:

Anonimo ha detto...

sono andata ieri sera....hai letto i cartelli, sono stati messi tutti male...io non so chi l'ha allestita ma secondo me non hanno fatto un buon lavoro, per non parlare del fatto che: molti video non funzionavano, e sono stati riavviati solo su nostra richiesta da un personale gretto, maleducato e ignorate, le cuffie dicono che si sono rotte e si era rotta pure la lucina del proiettore di Ourlers!!! La cosa più fica le due opere nei bagni, non so se l'hai viste...la carta per le mani me la sono presa...la cartaigienica era finita e naturalmente non rintegrata dal personale, ma a quelo punto mi ero troppo innervosita e me non sono andata...è un peccato un spazio cosi bello, con degli artisti molto importanti esposti...mah...speriamo che le cose migliorino...
un bacio
Roberta

Margherita Antinori ha detto...

lo spazio è sempre più bello, è vero. Sui video quando sono andata io solo uno non funzionava. I cartelli erano sballate. Cattive indicazioni e secondo me alcune persone si sono perse qualcosa. Al personale non mi sono avvicinata. Ma la cosa che mi ha lasciata stupita è la mancanza di catalogo (censura?). E in più non si potevano fare foto, mentre di solito al Macro ora Future le facevano sempre fare. Quanta gente c'era...chissà se per l'argomento o per l'ingresso libero...

Anonimo ha detto...

boh..non so ...quando sono andata io era quasi vuoto...si è vero..niente catologo..peccato...anche a me niente foto...e calcola che ne volevo fare una da fuori (sempre senza flash) e non mi hanno fatto fare neanche quella...ripeto personale gretto e ignorante che non sa neanche che cosa sia l'arte contemporanea...poi scusa...ora non ricordo il nome dell'opera ne dell'artista ma secondo te si doveva guardare nel telescopio che era nell'ano delle statue al centro della sala??? perchè io stavo per guardare e il personale (gretto e ignorante, non smetto più di ripeterlo) non mi ci ha fatto avvicinare....mah....guarda ti ripeto..uno spazio cosi bello, un allestimento ridicolo e un personale indegno....no comment...

Margherita Antinori ha detto...

quando sono andata io tutti guardavano dentro i telescopi e nessuno diceva niente. In compenso non si vedeva niente e dato che spiegazioni non c'erano, bò, magari mi sono persa qualcosa.